Ho venti minuti per parlarvi di questo nuovo libretto della coppia Donaldson/Scheffler, già celebre per il buon Gruffalò (che ha pure il sito, tra l'altro) e credo che ce la farò.
Perché è ben vero che l'ho letto prima delle ferie, ma non è che l'ho dimenticato, ché di buono, i libri illustrati, hanno che ti basta guardare un paio di disegni per ricordarti il resto.
E i disegni qui sono coloratissimi, nello stesso stile del Gruffalò, anche se, permettetemi, gli esseri umani, con questo stile, rendono di meno che mostri e animali. Nel gruffalò che ho letto, diciamo che era la parte grafica a dare molto sprint alla pubblicazione. Qui, la parte grafica è forse meno forte, più tranquilla (anche perché tutte le scene sono di vita cittadina, per lo più i vari colori si perdono in un effetto caos, anche se piacevole).
Anyway, che dirvi: libro sufficiente, trama classica, che di particolare ha il co-protagonista, il primo proprietario di Bigio, che altro non è che un menestrello da strada, ma diciamo pure vagabondo.
Difetto, a mio avviso, che dà questa visione poetica del vagabondo, bello lì, tranquillo, che dorme sotto il ponte in posizione fetale, senza fame, senza freddo, senza sporco... solo tanta nostalgia di Bigio che, ahimè, si è perso.
Ma Bigio è un gatto, e i gatti la pensano un po' alla "morto un padrone se ne fa un altro" e magari ci si fa pure una famiglia, ecco. Così le vite di Bigio e del vagabondo vanno per la loro strada, ma si sa, gli animali hanno un cuore e non dimenticano, e quindi, un giorno, si incroceranno di nuovo.
Di bello, questo sì, che aiuta ad apprezzare gli animali e farci amicizia, cosa sempre utile nella formazione dei bimbi va, perché non vengano su come bestie.
Direi che è tutto, libro carino, disegni più che discreti, anche se non un pezzo da novanta. :)
Editore: Emme edizioni
Testi: Donaldson Julia
Disegni: Scheffler A.
Pp: 40 - € 12.90
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