Una riproposizione della storia di Calimero, o meglio, del brutto anatroccolo, questa Gallina nera. Sì perché anche qui c'è la diversità, riassunta dal nero, in mezzo a tutto le galline bianche, che fan le uova belle rotonde, e che tanto fanno piacere allo status quo. Eh insomma... non lo so se mi è piaciuto del tutto. Certo, piace pensare che il nero e il particolare, l'eccentrico, sia poi quello che vince, che finisce nel lieto fine e blablabla. Ma va detto anche che dopo un po' ti stufi, di questa irrealtà, e qui, siamo proprio a un ripercorrere la fiaba classica con pochissime, forse una, microvarianti. Quali?
Il coniglio pasquale!
Sì, ed è l'unica variazione che mi fa dargli tre stelline, anziché due. Con l'arrivo del coniglio pasquale, personaggio che ha varie declinazioni, si mescola fiaba e folklore e mi piace, come idea, che sia lui a dare un senso alla diversità della Gallina nera (e quindi alla multiculturalità e blabla).
Anche perché i disegni non mi hanno fatto impazzire, sono di quel genere lì, che vedete, e non è l'approssimazione, che non mi piace, quanto piuttosto una espressività che non è azzeccata (e voi direte, ma che diamine di espressività vuoi che abbiano le galline :) ) e un po' di ragione forse ce l'avete.
La storia? C'è una gallina nera, die schwarze Uhn, che fa le uova brutte, e tante galline bianche, che le fanno belle, e per questo sono altezzose (le galline, non le uova) e poi c'è il Re, che vuole le uova, e il resto già sapete come andrà a finire, guardando cosa combina il coniglio pasquale, nell'immagine qua sopra.
Ottimo, comunque, per rappresentazioni e letture, ché insomma... sennò come glielo si insegna ai bambini che le bestie nere sono sempre le migliori?
Ah, curiosità per gli appassionati di esoterismo... esiste anche questo. :)
La gallina nera
Testo: Martina Schlossmacher
Disegni: Iskender Gider
Nord-Sude edizioni
Euri 12 - pp. 22
A proposito, siccome sono un simpaticone, vi metto anche le mie, di galline, tutte colorate, che noi non siamo certo razzisti :) (e infatti ci sono pure le anatre)
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